2007 - Opera Ticinia



Opera "TICINIA"

"TICINIA" UN’OPERA D’ARTE

L’’opera "TICINIA", refrattario, ossidi e smalti 2007 cm. 14.7 x cm. 18.2 x cm 2.5, ideata per Croce Azzurra Ticinia Onlus è opera dello scultore Giorgio Robustelli.

Note Biografiche dell’autore:

GIORGIO ROBUSTELLI (Cunardo 1943) si forma artisticamente presso il laboratorio artigianale di famiglia (Fornaci IBIS), dove tutt’ora si danno convegno artisti provenienti da tutto il mondo.

Docente e coordinatore di corsi di ceramica d’arte della Comunità Europea, ha partecipato a importanti rassegne nazionali e internazionali come ceramista e scultore.

Fra le altre, le mostre internazionali "Terra e fuoco" di Cerro di Laveno, ai concorsi di Gualdo Tadino e Faenza, al castello Sforzesco di Milano, al museo internazionale di Albisola ed altre numerose esposizioni della ceramica in Italia e all’estero.

Numerose le esposizioni di gruppo in Europa ed altri continenti insieme a grandi maestri.

Nell’anno 2008 è stato invitato per una personale all’Accademia di Liegi e alla Fondazione GIANNETTI (Museo di Saronno).

" In Giorgio è viva, netta, precisa la concezione che lo porta a sentire la ceramica come scultura e quindi ad individuare un rapporto intrigante con lo spazio, ad evidenziare i nessi continui fra linee e volumi, la dialettica consistente – all’interno del modellato – fra superfici e travisamento luministico.

La sua progettualità è quindi indirizzata verso un approdo scultoreo già dal punto di vista concettuale, nel momento in cui sorge il pensiero formante.

Il fatto che la materia usata sia quella ceramica è solo una scelta di opportunità espressiva: quest’ultima è infatti più duttile, più diretta, più predisposta di altri materiali sia all’avvento cromatico, sia a ricevere dall’artista un’impronta tattile che coniughi osmoticamente atto e meditazione."

Ettore Ceriani: da Mostra "Museo Internazionale design Ceramico – Cerro di Laveno".

(Intervento della Presidente Enrica Oldani - Assemblea del 28 Novembre 2007)

OPERA "TICINIA"

L’OPERA "TICINIA" è stata voluta dal Consiglio direttivo, grazie alla particolare sensibilità artistica del Vice Presidente Giovanni Colombini, per raffigurare l’essenza della nostra azione di volontariato o più semplicemente il nostro essere volontari.

Intendiamo così ricordare questi primi due anni di fatiche e intensa attività dell’Associazione per vincere la scommessa fatta al momento della costituzione.

Con l’impegno di tutti voi volontari, Croce Azzurra Ticinia onlus, nuova realtà associativa, pur continuando nel tradizionale accompagnamento delle persone che hanno necessità sanitarie, riabilitative, o sono diversamente abili ha impresso nuovo slancio all’azione quotidiana, siamo stati più vicini alla gente accompagnandola e ascoltandola e i risultati non si sono fatti attendere.

Il labaro è la bandiera che ci unisce, l’opera il nostro distintivo e sarà il riconoscimento ufficiale dell’Associazione.

Questo lavoro verrà assegnato agli affezionati e benemeriti sostenitori e in questa seduta a tutte le Sezioni.

Lascio le motivazioni al Vice Presidente.

Da questa scultura saranno ricavati i riconoscimenti da assegnare ai volontari nei momenti particolari del percorso della nostra Associazione.

Lascio a Nino il proseguimento per indicare il perché di quest’opera, il suo simbolismo, il valore formale e contenutistico e in ultima analisi il valore artistico.

Grazie.

Robecchettoc/I., 28/11/07

(Intervento del Vice Presidente Giovanni Colombini- Assemblea del 278 Novembre 2007)

Perché l’opera è stata fatta eseguire da un artista?

Il valore di Giorgio Robustelli, dopo cinquant’anni di attività, è unanimemente riconosciuto dalla critica e dagli artisti, specie nel campo della ceramica.

La ceramica ha una varietà di modi di essere.

Nel nostro caso è un refrattario con ossidi e smalti.

Quando si va alla ricerca di simboli, per un’associazione ci si orienta comunemente verso oggetti che portano pure un simbolo rappresentativo.

In che cosa consiste la differenza tra un oggetto di questo tipo e un’opera che pur rappresentando un simbolo ha nella sua identità altri valori?

Quali sono questi valori?

Tre principalmente i valori che essa possiede:

  1. La natura formale che trae dalle vicissitudini dell’arte contemporanea, (non immemore di tutta l’arte del passato), dall’intuizione dei grandi maestri, dai quali i veri artisti traggono la linfa per poter proseguire la ricerca della propria personalità dalla quale nasce l’identità dell’opera che è unica.
  2. L’altro valore è la ricerca simbolica, che nasce dall’interiorità dell’artista.

L’angelo che nella bibbia spesso rappresenta Dio, avvolge il simbolo cristiano della croce con le sue ali.

Un segno scavato primitivo, che accoglie l’uomo dalla sua nascita ai nostri giorni ricorda le incisioni rupestri .

  1. L’ultimo valore è quello della sacralità, il latino "sacer" che introduce nella spiritualità dell’opera, indispensabile e che insieme agli altri valori ci riporta al principio basilare dell’amore, uguale per tutti gli uomini, per tutte le religioni, in particolarmente nella nostra, ma anche l’uomo che non è riuscito a trovare una fede.

Ed è questa spiritualità che l’opera contiene nel suo insieme, che conferisce al nostro simbolo qualcosa di universale.

Questo è quello che personalmente ho trovato in quest’opera, ognuno di voi potrà cercare altro.

Robecchetto c/I., 28/11/07